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Channel: Il dottor Ferrando Alberto
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LINGUA A CARTA GEOGRAFICA

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LINGUA A CARTA GEOGRAFICA
La lingua a carta geografica (conosciuta anche come glossite migratoria benigna, glossite areata migrante, lingua geografica) si riscontra in  circa il 2% della popolazione.
La lingua normalmente presenta la superficie ricoperta, uniformemente,  da minuscole protrusioni denominate papille. Nella lingua a carta geografica compaiono delle chiazze prive di papille, Chiazze irregolari, di colore rosso, talora con un bordino di colore biancastro che le circonda che conferiscono alla superficie linguale l’aspetto di una carta geografica, di una mappa, da qui nasce il nome.


Le chiazze della lingua possono apparire e scomparire, passare in una zona e migrare in un’altra parte della lingua, cambiando forma e dimensioni in un breve periodo di tempo. Possono scomparire e poi tornare o essere quasi sempre presenti, in un decorso indefinibile.

Le macchie cambiano forma, sede e dimensioni nello spazio di pochi giorni. Il fenomeno dura alcuni mesi o anni e può scomparire e ripresentarsi
In alcuni casi si possono avere bruciore o fastidio a seguito del contatto con alcuni cibi aciduli o caldi.
L’intervento  del medico  serve per … rassicurare che non esiste una malattia.
-       non causata  da mancanza di vitamine, come una volta si credeva
-       non è una forma di irritazione o allergia e non, quindi,  richiede alcun intervento, né terapia.
Le cause della “lingua a carta geografica”sono sconosciute. In alcuni casi è stata riscontrata familiarità ed ereditarietà.
Si può solo dire con certezza che non è stato individuato alcun agente infettivo, come causa della sua insorgenza e che, dunque, non è catalogabile tra le malattie infettive, così pure è da escludere che sia contagiosa.
Sono state anche segnalate associazioni con la dermatite seborroica e con l’atopia, soprattutto asma e rinite, ma collegamenti con la malattia allergica non sono stati ancora dimostrati. Alcuni casi  presentano carenza di zinco.
Fattori precipitanti sono considerati: lo stress, patologie gastriche e nell’adulto lassunzione di alcolici, cibi salati o speziati (noccioline salate), l’uso di sostanze anti-tartaro e agenti sbiancanti presenti nei dentifrici o collutori.






LASCIO IL SSN MA NON LA PROFESSIONE E .....NON VI LIBERERETE DI ME!!!!

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LASCIO IL SSN MA NON LA PROFESSIONE E .....NON VI LIBERERETE DI ME!!!!
Su "IL Secolo XIX" di oggi notizia delle mie "dimissioni" dal SSN. ARTICOLO QUI SOTTO
Ma come ho già scritto non pensiate di esservi liberati di me perché oltre a proseguire con attività in regime libero professionale CONTINUERETE A RICEVERE MAIL e a trovarmi sui social network :-) :-) :-) :-), al telefono e sul blog, se volete ovviamente.Spero che la mia scelta possa rappresentare un mattoncino per la costruzione di una ripresa del ruolo di MEDICI che fanno medicina salute e non burocrazia e aiuti a combattere una burocrazia che porta via tempo a fare il medico. Questo per noi medici ma soprattutto per dedicare più tempo a quello per cui lavoriamo: la salute del bambino e della famiglia. Per fare questo dobbiamo dedicare tempo a colloquio, ascolto, consigli, visite e meno scartoffie.
Il tempo non è illimitato e se lo si usa per cose che non ci spettano non ne resta per quello che dobbiamo fare per la salute.

Trovate nell'articolo alcune motivazioni che si trovano qui (a voce ne ho molte altre ma ...meglio autocensurarsi):  http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=lascio
A venerdì la ASL non aveva ancora informato nessuno
Ciao
Alberto Ferrando







CI VEDIAMO DI PERSONA?Due occasioni di incontro il 9 e il 18 febbraio alle 17

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Cari Genitori e ...tutti
Vi presento due occasioni di incontro tra noi per parlare di salute dei bambini dal "vivo" in diretta
Entrambe presso la Biblioteca De Amicis al Porto Antico.  Con UNICEF e Biblioteca.
Entrambe dalle 17
- Martedì 9 febbraio: Talk show di pediatria con VOI: domande in libertà su ..tutto quello che riguarda infanzia e malattie e famiglia e Breve presentazione del libro "Come Crescere mio figlio"- Giovedì 18 febbraio: Manovra salvavita anti soffocamento da corpo estraneo con parte teorica e parte pratica con manichini e prove da parte vostra (se volete)
PER ISCRIZIONI: salvamento@apel-pediatri.it o mandate una mail a me: aferrand@fastwebnet.it



QUALE E’ IL PANNOLINO MIGLIORE? Dite la vostra

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QUALE E’ IL PANNOLINO MIGLIORE? Dite la vostra
Ricevo da un papà una indagine sui pannolini e Vi inoltro un invito: aiutiamoci a scegliere i prodotti migliori e, se possibile, RISPARMIARE. Segnalatemi e Vi segnalo:
Dietro al pannolino un business fatto di pubblicità, omaggi che in qualche modo debbono rientrare. Ogni regalo che vi viene fatto sarà pagato da altri…o da voi stessi. Salco eccezionali eccezioni nessuno regala qualcosa per nulla.
"Fin dalla nascita del piccolo e nelle  prime settimane campioni omaggio e regali, cremine, riviste fin dall’ ospedale, e anche pannolini super assorbenti, fantastici  …….
Ebbene con la marca super pubblicizzata  il risultato era bimbo sempre bagnato ed un forte arrossamento intorno all'inguine.
In Italia un pannolino …marca super……costa la media di 32 cent l'uno..
Basta superare il confine ed andare su amazon.de  e i pannolini ………. chiamati in altro modo costano sui 16/18 cent a pannolino.
Anche su questo prodotto "tedesco" abbiamo riscontrato problemi di arrossamento.
Ho quindi cercato on line, letto blog, commenti vari e sorpresa sconvolgente..
Uno potrebbe pensare che i prodotti dei discount sono di basso prezzo e qualità scarsa, ma credo bisogna saper scegliere e confrontare.
Ebbene quelli che ad oggi son considerati tra i miglior pannolini presenti sul
mercato, sperimentati sulla pelle del mio bimbo, son quelli della Lidl,  chiamati Tojours.
Sono prodotti in italia, dalla Fippi (http://www.fippi.com/it/index.html)  da una delle primarie produttrici al mondo di pannolini no label.
Quindi zero costi di pubblicità che equivalgono in costi da destinare alla ricerca ( non a caso è un pannolino perfetto) e a tenere bassi i prezzi.
Parliamo infatti di 14 cent a pannolino, pagando infatti un pacco da 56 pannolini 7, 99 euro.
Bimbo sempre asciutto, scorte sempre in armadio, zero arrossamenti, zero odori, zero fastidi”

DAL 31 DICEMBRE 2015 LASCIO IL SSN (MA CONTINUO A FARE IL PEDIATRA): PRECISAZIONI PRATICHE E ORGANIZZATIVE

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DAL 31 DICEMBRE 2015 LASCIO IL SSN (MA CONTINUO A FARE IL PEDIATRA): PRECISAZIONI PRATICHE E ORGANIZZATIVE

Cari genitori

Ho già avvisato più volte ma a molti non giungono le mie mail e non sono su Facebook o non riescono a leggere. Giungono quotidianamente telefonate sia a me che in studio su cosa fare  perché finalmente la ASL sta mandando le lettere della mia sospensione dalla attività e segnala il nome della pediatra sostituta. :

importanti precisazioni pratiche.:
-CONTINUO  A FARE IL PEDIATRA E NON  HO APPESO IL FONENDO AL CHIODO :-)
- NON SI DEVE CORRERE ALLA RICERCA DI UN PEDIATRA IN quanto la ASL ha nominato una sostituta: 
dott.ssa Silvia Pederzoli  studio in viale Pio VII numero 161, 
VISITA SU APPUNTAMENTO DA PRENDERE AL  3442906320
Orari di studio sono:
lunedì - martedì - giovedì: 15-17
mercoledì - venerdì: 10 -13
- RIPRECISO che CONTINUERO'  a fare il pediatra come trovate scritto qui sotto. PER APPUNTAMENTI TELEFONATE AL MIO CELLULARE 3388687583. LO studio è in Corso Torino 14/3
Rimarrà attivo il mio cellulare, la mail, il sito, il blog e il gruppo e la pagina Facebook e le mailing list che ricevete
.http://ferrandoalberto.blogspot.it/2015/12/dal-31-dicembre-2015-lascio-il-ssn-ma.html





Sonno del bambino: se non dorme??

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Sonno del bambino: se non dorme??
Cari genitori
Quante richieste mi giungono di consigli per far dormire il bebè. Ne ho parlato a lungo e trovate sul blog vari articoli. Trovate tanti libri dal famoso/famigerato "Fate la nanna" che espone il metodo Estiviate, passando per "Fai la nanna Bastardo" (esiste ed è lo stesso autore di "Papà chi ha trombato la cicogna" che trovate sul mio sito www.ferrandoalberto.eu) fino ad arrivare ai sostenitori del cosleeping fino all'età adulta. In questo post vi voglio solo dire che ogni situazione è differente e sono tanti i soggetti : il bambino, i genitori, i nonni per cui non si può mai generalizzare e bisogna capire caratteristiche del bambino e anche situazione familiare.
Allego delle foto di un grande successo di una coppia di genitori che hanno risolto il problema con il fondamentale aiuto ...di sé stessi. La bambina che in precedenza dormiva si svegliava in continuazione, messa, per stanchezza nel lettone ha continuato a svegliarsi e a questo punto hanno notato che la bambina si metteva di traverso nel letto e se messa nel lettino picchiava contro le sbarre. Papà e mamma hanno fatto alcuni esperimenti e la possibile soluzione, rivelatasi giusta, era che la bambina voleva più stazione nel letto e gli ingegnosi papà e mamma hanno costruito un lettino a 2 piazze che trovate nella foto qui. Da allora notti tranquille per tutti
Articoli suo sonno qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=sonno&updated-max=2012-06-12T23:27:00%2B02:00&max-results=20&start=77&by-date=false



BULLISMO E RESPONSABILITA' DI TUTTI NOI: guardiamo dento a noi stessi e vicino a noi

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BULLISMO E RESPONSABILITA' DI TUTTI NOI: guardiamo dentro a noi stessi e vicino a noi
Post di Enrico Galliano su Facebook sulla ragazza che ha tentato sol suicidio. 

Da leggere, riflettere e diffondere. E iniziare a ragionare e recuperare certi valori di solidarietà, della famiglia, del sacrificio, del non avere tutto subito, del pensare che tutto è dovuto, della NON educazione che porta alla maleducazione, del permissivismo, del narcisismo degli adulti, della solitudine dei giovani, dei modelli di riferimento ecc. ecc. a partire da guardare dentro a noi stessi
"Oggi una ragazza della mia città ha cercato di uccidersi.
Ha preso e si è buttata dal secondo piano.
No, non è morta. Ma la botta che ha preso ha rischiato di prenderle la spina dorsale. Per poco non le succedeva qualcosa di forse peggiore della morte: la condanna a restare tutta la vita immobile e senza poter comunicare con gli altri normalmente.
“Adesso sarete contenti”, ha scritto. Parlava ai suoi compagni.
Allora io adesso vi dico una cosa. E sarò un po’ duro, vi avverto. Ma c’ho ‘sta cosa dentro ed è difficile lasciarla lì.
Quando la finirete? 
Quando finirete di mettervi in due, in tre, in cinque, in dieci contro uno?
Quando finirete di far finta che le parole non siano importanti, che siano “solo parole”, che non abbiano conseguenze, e poi di mettervi lì a scrivere quei messaggi – li ho letti, sì, i messaggi che siete capaci di scrivere – tutte le vostre “troia di merda”, i vostri “figlio di puttana”, i vostri “devi morire”.
Quando la finirete di dire “Ma sì, io scherzavo” dopo essere stati capaci di scrivere “non meriti di esistere”?
Quando la finirete di ridere, e di ridere così forte, quando passa la ragazza grassa, quando la finirete di indicare col dito il ragazzo “che ha il professore di sostegno”, quando la finirete di dividere il mondo in fighi e sfigati?
Che cosa deve ancora succedere, perché la finiate? Che cosa aspettate? Che tocchi al vostro compagno, alla vostra amica, a vostra sorella, a voi?
E poi voi. Voi genitori, sì. Voi che i vostri figli sono quelli capaci di scrivere certi messaggi. O quelli che ridono così forte.
Quando la finirete di chiudere un occhio?
Quando la finirete di dire “Ma sì, ragazzate”?
Quando la finirete di non avere idea di che diavolo ci fanno 8 ore al giorno i vostri figli con quel telefono?
Quando la finirete di non leggere neanche le note e le comunicazioni che scriviamo sul libretto personale?
Quando la finirete di venire da noi insegnanti una volta l’anno (se va bene)?
Quando inizierete a spiegare ai vostri figli che la diversità non è una malattia, o un fatto da deridere, quando inizierete a non essere voi i primi a farlo, perché da sempre non sono le parole ma gli esempi, gli insegnamenti migliori? 
Perché quando una ragazzina di dodici anni prova a buttarsi di sotto, non è solo una ragazzina di dodici anni che lo sta facendo: siamo tutti noi. E se una ragazzina di quell'età decide di buttarsi, non lo sta facendo da sola: una piccola spinta arriva da tutti quelli che erano lì non hanno visto, non hanno fatto, non hanno detto.
E tutti noi, proprio tutti, siamo quelli che quando succedono cose come questa devono vedere, fare, dire. Anzi urlare. Una parola, una sola, che è: “Basta”.
Post di Enrico Galliano, insegnante e scrittore, qui


CORSO DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE A PEDIATRI

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Cari Tutti
Oggi Corso di rianimazione cardiopolmonare presso la bellissima sede del CISEF alla Badia benedettina. Formati 50 operatori SIMEUP da 10 istruttori pediatri di famiglia diretti da Maurizio Magnani. Corso ottenuto grazie alla nostra Associazione di pediatri Liguri APEL d'intesa con i sindacati di pediatria di famiglia FIMP e CIPE.
A febbraio parte un progetto della pediatria di famiglia ufficiale formalizzato con accordo integrativo aziendale con la ASL 3 che prevede, per chi ha aderito (oltre il 50% dei pediatri di famiglia genovesi):
- Insegnamento a genitori della manovra antisoffocamento dall'età di 4 mesi
- Insegnamento della Manovra antisoffocamento dopo l'età di 1 anno
- All'età di 12 anni Corso (verificato poi a 13 anni) che prevede: allerta del sistema dell'emergenza sanitaria, disostruzione da corpo estraneo e BLS.










PANNOLINO E POPO', LINGUA A CARTA GEOGRAFICA, MARIJUANA, ARIATERAPIA

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PANNOLINO E POPO', LINGUA A CARTA GEOGRAFICA, MARIJUANA, ARIATERAPIA
Cari Genitori
Alcuni articolo: risposte a domande di genitori,pubblicate su il "Il Secolo XIX" di oggi e di 2 settimane fa:
Oggi: Non vuole fare la popò nel casino e lingua a carta geografica
2 settimane fa: Quanto fa male la marijuana ai ragazzi e l'"ariaterapia"
Alberto Ferrando





UN NUOVO VIRUS: LA MALATTIA "ZIKA"

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La minaccia del virus ZIKA
Leggo sul Corriere della Sera on line che la malattia è giunta in Italia: son casi di alcuni mesi fa e TUTTi di soggetti che tornavano da zone ove esiste la malattia che NON si trasmette da uomo a uomo ma solo attraverso la puntura di una zanzara. Non esiste allo stato attuale un vaccino
Una nuova minaccia:  il virus zika, trasmesso da una zanzara, in pochi mesi si è diffuso in quasi tutto il Sud America .
Non è un nuovo virus in quanto era stato scoperto per la prima volta in Uganda nel 1947, nella foresta di Zika e negli esseri umani provoca una malattia nota come "zika", "malattia Zika", o febbre Zika.
Il virus è trasmesso da numerose zanzaredel genereAedes, soprattutto Aedes aegypti.   Fino a pochi mesi fa, quando dal Pacifico è sbarcato in America Latina, era poco noto anche se da decenni colpiva le popolazioni africane.
Nella maggior parte dei casi l’infezione, che si sviluppa dopo 7-14 giorni dalla puntura di una zanzara infetta passa inosservata, oppure causa febbre, macchie sulla pelle e congiuntivite. Sintomi  che passano in 2-7 giorni a volte compare una artrite con dolori alle articolazioni per qualche mese.
Sino a poco tempo fa il virus è stato ignorato ma…si è trascurato che il mondo è diventato  un villaggio globale e i continenti sono collegati da migliaia di voli che trasportano persone, animali e …..zanzare (noti sono i casi di malaria in zone vicino agli aeroporti trasmesse da zanzare che hanno viaggiato in aerei).
Negli ultimi mesi vi è stato un aumento impressionante dei casi nel solo Brasile e  il timore maggiore è l’aumento delle segnalazioni di bambini nati con “microcefalia” (cranio piccolo secondario a una anomalia dello sviluppo del cervello durante la gravidanza).
«Anche per questo nella maggior parte dei Paesi, Brasile compreso, i casi di microcefalia non sono tutti regolarmente registrati», ha spiegato Pierpaolo Mastroiacovo, direttore dell’International Centre on Birth Defects and Prematurity di Roma e consulente per l’Organizzazione mondiale della sanità su questi temi. «Manca quindi un parametro certo su cui misurare un eventuale incremento dei casi nella popolazione. Per definizione, tuttavia, poiché si parla di microcefalia quando la circonferenza del cranio è inferiore al terzo percentile, - intendendo cioè che, su una popolazione di riferimento di cento bambini, solo 3 hanno un valore uguale o inferiore a questo - dovremmo aspettarci che in ogni Paese, circa il 3 per cento dei neonati presenti questa anomalia».
Su circa 3 milioni di bambini che nascono ogni anno in Brasile, quindi, il numero di coloro che nascono con microcefalia dovrebbe aggirarsi sui 90 mila: molti più dei 3.500 circa di cui si parla come possibile conseguenza dell’infezione. 
«In effetti non ci sono ancora prove sicure che sia l’infezione a provocare, o favorire l’insorgenza della malformazione», ha confermato Giovanni Maga, virologo dell’Istituto di genetica molecolare del CNR a Pavia. «Ma il fatto che il virus sia stato trovato non solo nella placenta nel liquido amniotico di alcune gestanti, ma anche nel cervello dei bambini in almeno due casi deceduti e sottoposti ad autopsia, è un elemento preoccupante che impone cautela».
Intanto a scopo precauzionale i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie americani (CDC di Atlanta) hanno consigliato di rimandare il viaggio alle donne incinte che fossero in procinto di partire per il Brasile o per uno degli altri 14 stati del Centro e sud America in cui è stata confermata la diffusione del virus. Lo stesso ha fatto il Centro Europeo per il controllo delle malattie (ECDC)
La malattia è stata associata anche a una paralisi transitoria ma grave, Chiamata “sindrome di Guillain Barrè”. I Paesi coinvolti hanno già annunciato misure straordinarie per la bonifica dalle zanzare. Intanto negli USA, ma anche in italia, si è estesa la presenza della zanzara che trasmette normalmente il virus e lo trasmette agli esseri umani: Aedes aegypti, la stessa zanzara, tipica dei climi tropicali e subtropicali, che trasporta altri virus parenti di zika, come quelli della febbre gialla, della dengue e della chikungunya. «Questa affinità non ci permette di escludere che anche zika acquisisca, come i virus della dengue e di chikungunya, la capacità di diffondersi anche tramite la zanzara tigre (Aedes albopticus)», ha messo in guardia dalle pagine del New England Journal of Medicine Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases  di Bethesda, negli Stati Uniti. 
La zanzara tigre ha ormai preso dimora stabile anche in Italia, soprattutto in Emilia Romagna e in particolare nel ravennate, dove infatti si concentrano i casi nostrani di chikungunya. 
Per il momento, in ogni caso, gli unici casi di zika segnalati in Europa, e anche in Italia, riguardano persone che si sono ammalate al rientro da viaggi in zone colpite dall’epidemia. 
Intanto da anni abbiamo segnalazioni di malattie infettive (da virus SARS in poi)  che il “mondo è piccolo” e basta un viaggio per diffondere una malattia.
Bisogna fare attenzione a igiene, vaccinazioni e sorvegliare le malattie , anche  quelle che si sviluppano nei serbatoi animali, che da un momento all’altro potrebbe diffondere. 



Calendario vaccinale

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Cari genitori riporto il calendario vaccinale dalla nascita. Per ulteriori chiarimenti chiedete al Vostro pediatra
Un caro saluto
Alberto Ferrando

In Italia esistono due tipi di vaccini: obbligatori e raccomandati.

OBBLIGATORI SONO RIMASTI I
  • -       antidifterica, 
  • -       antipoliomielitica,
  • -       antitetanica, 
  • -       antiepatite virale B.

DAL 1991 NESSUN VACCINO E’ PIÙ’ OBBLIGATORIO.
I VACCINI SONO PER LE SEGUENTI MALATTIE:
  • -       pertosse,
  • -       morbillo,
  • -       parotite,
  • -       rosolia,
  • -       varicella,  
  • -       infezioni da Haemophilus Influenza b (Hib),
  • -       meningococco C,
  • -       meningococco B,
  • -       Altri tipi di meningococco,
  • -       pneumococco,
  • -       rotavirus,
  • -       influenza
  • -       papillomavirus.
  • -       Epatite A

Va detto che molti vaccini raccomandati (non obbligatori), ad eccezione dei nuovi  (quelli contro la meningite da meningococco), rientrano nei Lea (i livelli essenziali di assistenza).
Non tutte le Regioni li offrono gratuitamente perché ogni Regione può adottare una politica diversa, con un effetto a macchia di leopardo che comporta una Sanità diversa da Regione a Regione, in palese contrasto col dettato della nostra Costituzione.
Infatti, non è accettabile che non possa esistere un Servizio vaccinale unico, nazionale, affinché ad ogni bambino, e in particolare ai più svantaggiati dal punto di vista sociale, va garantita la possibilità di avere lo stesso tipo di accesso alle cure e alla prevenzione primaria.
Questa disomogeneità è sicuramente anche una delle cause della disaffezione e del trend di riduzione delle coperture vaccinali cui stiamo forse troppo passivamente assistendo da alcuni anni.
Questo puzzle provoca disorientamento e in alcuni casi contraddittorietà di comportamenti sia del personale sanitario sia nella popolazione che ha sempre meno certezze sui vaccini necessari.
Non è accettabile che il calendario vaccinale oggi in uso, per esempio, a Palermo sia diverso da quello di Milano. Abbiamo bisogno di un sistema vaccinale realmente nazionale, basato sui principi di appropriatezza e di priorità e che sia facilmente accessibile e in grado di effettuare e diffondere rapidamente valutazioni dei rischi epidemiologici e dei benefici ottenibili con le vaccinazioni.


VACCINI CONTRO LA MENINGITE E CALENDARIO VACCINALE

Esistono vaccini per vari tipi di meningiti. Provo a fare un po’ di chiarezza anche alla luce del “nuovo” vaccino per la meningite di tipo “B” e alle innumerevoli richieste di voi genitori. \Ricordo che non tutte le meningiti sono prevenibili con gli i vaccini  in quanto esistono vari germi che possono causare la meningite. Ma con i vaccini attuali “copriamo” e preveniamo la maggior parte di meningiti in età pediatrica
I più frequenti e prevenibili nel bambino sono:
1  Hemophilus infuenzae: si fa dal 61 giorno di vita insieme ad altri nella stessa siringa (esavalente: polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse e appunto hemophilus)
2  Pneumococco: di fa dal 61 giorno nella stessa seduta vaccinale dell'esavalente (riduce il rischio del 75%: i pneumococchi sono 90 e noi abbiamo il vaccino tredicivalente contro tredici dei 90: i più frequenti)
3  Meningococco C: si fa dal 13 mese di vita (si può fare anche prima) in concomitanza con il vaccino contro morbillo, rosolia e parotite. Si raccomanda un richiamo al 15 anno in quanto è una meningite frequente negli adolescenti (si può fare, su richiesta e con copagamento in Liguria,   il vaccino contro altri tipi di meningococco: A, W135 e Y, insieme al C , vaccino quadrivalente).
4   Meningococco B: Da poco è disponibile vaccino contro il meningococco B offerto in Liguria gratuitamente ai nati nel 2015  e disponibile in co-pagamento per altre età (65 euro a dose). Richiede, purtroppo, più sedute vaccineali e lo schema, che trovate qui sotto è:
   Età da 2 a 5 mesi: tre dosi a distanza di almeno 1 mese. Richiamo tra i 12 e i 15 mesi
   Età da 6 a 11 mesi: DUE dosi a distanza di almeno 2 mesi. RICHIAMO nel secondo anno
   Età da 12 a 23 mesi: DUE dosi a distanza di almeno 2 mesi. RICHIAMO a distanza di 12-23 mesi
   Età da 2 a 10 anni: DUE dosi a distanza di almeno 2 mesi. RICHIAMO: allo stato attuale non stabilito
   Da 11 anni all’adulto: DUE dosi a distanza di almeno 2 mesi. RICHIAMO: allo stato attuale non stabilito


Qui L'ULTIMO calendario vaccinale raccomandato (suscettibile di modifiche  anche a livello regionale)pubblicato recentemente dalle Soc. Scientifiche di Pediatria e di Igiene



ASILITE: QUANTO DURANO LE INFEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE NEI BAMBINI, E QUANTO SI AMMALANO???

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Cari genitori, 
ripropongo quanto avevo in precedenza scritto perché alcuni genitori pensano che le malattie durino pochi giorni e mentre altri pensano che, magari, il bambino abbia una compromissione delle risposte immunitarie solo perché si ammala 2-3 volte di seguito.
ASILITE (DAYCARITE IN INGLESE) (Termine inviatomi dall’amico e collega Michele Fiore)

QUANTO DURANO LE INFEZIONI DEI BAMBINI?

si pensa durino da 2-3-4 giorni (e ci sembrano già sembrano tanti) con una frequenza media da 4 a 7 all'anno (media vuol dire che c'è chi non si ammala e chi si ammala anche per lui/lei)

Ecco i numeri: 

·     il mal d’orecchio e il raffreddore durano molto di più di quello che le linee guida  indicano (e che crediamo): 7 e 15 giorni rispettivamente;  (a 4-5 giorni erano ancora presenti sintomi nella metà dei bambini L   In alcuni anche oltre 9 giorni)
·    il mal di gola tra 2 e 7 giorni, (da streptococco trattato con antibiotico 24-48 ore)
·    il croup (laringospasmo) 2 giorni
·    la bronchiolite 21 giorni
-   la tosse acuta circa  25 giorni 
·    le infezioni delle vie aeree 16 giorni

E non parlano di frequenza di ricadute e recidive…che sono alte….Quindi cercate di non deprimervi ma l’asilite causa frequenti, e lunghe, malattie e frequenti ricadute. Ma dopo i primi anni si riducono.

Qui sotto alcuni grafici.

MALE ALLE ORECCHIE





















MAL DI GOLA:



















TOSSE




















CROUP LARINGOSPASMO:

















BRONCHIOLITE


















RAFFREDDORE COMUNE:



















INFEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE




VITAMINA D: a tutti nel primo anno ma non solo

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La vitamina D è necessaria per prevenire alcune malattie, come il rachitismo e l’osteoporosi, favorendo l’assorbimento del calcio degli alimenti.  


Ormai esistono nuove evidenze che la vitamina D ha un ruolo positivo in alcune patologie come il diabete infantile (tipo 1) e alcune forme di artriti giovanili. Studi dimostrano una utilità anche nell’asma e nelle infezioni respiratorie ricorrenti. Si tratta comunque di letteratura recente e anche da confermare ma i risultati sono incoraggianti e, in attesa di ulteriori conferme, la Società Italiana di pediatria ha elaborato dei consigli sulla somministrazione di Vitamina D nei bambini (Consensus).


Nonostante le evidenze sui benefici della vitamina D, la maggior parte dei bambini italiani ne è carente.


Ci sono dei fattori di rischio:
-      scarsa esposizione solare, principale fonte di formazione della vitamina D che viene prodotta con l’esposizione ai raggi solari. “Ricordiamo che l’Italia è a rischio, comunque di ipovitaminosi nel periodo da novembre a febbraio in quanto l’inclinazione dei raggi ultravioletti è insufficiente a favorire la produzione di vitamina D (eccetto la parte più a sud della Sicilia).  I soggetti a maggior rischio sono gli adolescenti anche per stili di vita errati che portano a pasare molte ore davanti al computer o alla tv e non fare attività fisica”.
-       l’allattamento al seno esclusivo prolungato, senza supplementazione di vitamina D in quanto il latte materno, pur essendo l’alimento ideale per il neonato, non contiene quantità sufficienti di vitamina D.
-       Obesità  perché il tessuto adiposo “sequestra” la vitamina D
-      Bambini con la carnagione scura che non permette ai raggi solari di filtrare,
-      Alimentazione non corretta

-    CONSEGUENZE DELLA CARENZA DI VITAMINA D

Nel neonato e nel lattante la vitamina D, previene il rachitismo.  Una carenza di vitamina D ha conseguenze anche nell’età adulta in quanto un individuo raggiunge il suo livello più elevato di massa ossea intorno ai 20 anni. Una carenza aumenta  la probabilità di andare incontro all’osteoporosi nelle età successive della vita, soprattutto dopo la menopausa. I bambini italiani mediamente non arrivano al 50% del fabbisogno giornaliero di calcio.

La Consensus  raccomanda:
  •  Profilassi con vitamina D per tutti i lattanti per tutto il primo anno di vita, indipendentemente dall’allattamento. Infatti né il latte materno, né quello in formula (anche se addizionato) riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D.
  •  La profilassi è inoltre raccomandata a tutte le donne in gravidanza o che allattano.
-       
Da 1 a 18 anni la profilassi giornaliera nei soggetti a rischio:
  •         bambini con elevata pigmentazione,
  •         ridotta esposizione solare,
  •          regimi alimentari inadeguati
  •         bambini con insufficienza renale o epatite cronica, obesi, affetti da malattie infiammatorie croniche o da celiachia.

FONTI DI VITAMINA D

Oltre il 90% della sintesi di vitamina D deriva dall'esposizione della cute alla luce solare, mentre gli alimenti rappresentano una fonte pressoché trascurabile di vitamina D.
Non è necessario esporre il bambino al sole per un tempo prolungato: è sufficiente l’esposizione delle braccia e delle gambe da 5 a 30 minuti due volte alla settimana. Bisogna comunque considerare che durante i mesi invernali, da novembre a febbraio, la sintesi cutanea di vitamina D è limitata o assente.
L’efficacia dell’esposizione al sole è influenzata da molti fattori come la latitudine, il momento della giornata e la stagione dell’anno durante la quale ci si espone al sole, l'inquinamento atmosferico, la percentuale di cute esposta, anche in base al tipo di vestiario, il grado di pigmentazione cutanea e l'utilizzo di filtri solari.

- La profilassi deve essere e effettuata in tutti i bambini nel primo anno di vita per la prevenzione del rachitismo. La dose raccomandata è di 400 UI/die, indipendentemente dal tipo di allattamento. Nei soggetti con fattori di rischio posso- no essere somministrate dosi maggiori pari a 400-1.000 UI/die.
- Fino  all'adolescenza (1-18 anni), dopo il primo anno di vita, la profilassi con vitamina D deve essere considerata in presenza di fattori di rischio di carenza.:
-soggetti con scarsa esposizione alla luce solare durante l'estate .
- In condizioni patologiche (malattie epatiche, insufficienza renale cronica, tubercolosi, terapia cronica con farmaci anticomiziali o altri farmaci...), la profilassi dovrebbe essere somministrata durante tutto l’anno.
- L’apporto giornaliero raccomandato di vitamina D dopo il primo anno e fino all’adolescenza è pari a 600 UI/die. Nei soggetti a rischio di deficit, la profilassi può essere effettuata mediante la somministrazione giornaliera di 600-1.000 UI/die.
- Nel bambino e nell’adolescente obeso si consiglia la profilassi con vitamina D alla dose di 1.000-1.500 UI/die durante il periodo compreso tra il termine dell’autunno e l’inizio della primavera (novembre-aprile).
- durante la gravidanza e l’allattamento la dose di vitamina D raccomandata è di 600 UI/die. Nelle donne con fattori di rischio è possibile somministrare dosi superiori (1.000- 2.000 UI/die).
Consensus in testo integrale qui 








ARRIVATA L'INFLUENZA IN COMPAGNIA DI ALTRI VIRUS

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ARRIVATA L'INFLUENZA IN COMPAGNIA DI ALTRI VIRUS
Cari Genitori
Ve ne sarete già accorti: L'INFLUENZA E' ARRIVATA!!! la fascia maggiormente colpita è quella di età 0-4 anni, nella quale l’incidenza ha subito un brusco incremento. Mi preoccupa la grande percentuale di infezioni da Virus respiratorio sinciziale che nel bambino sotto all'anno di età è il principale responsabile della bronchiolite (clicca qui per vedere articoli sul tema e quando preoccuparsi).





Health Literacy ovvero FACCIAMO LA SALUTE INSIEME: Un esempio? la scuola Contubernio d'Albertis

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Health Literacy ovvero FACCIAMO LA SALUTE INSIEME: Un esempio? la scuola Contubernio d'Albertis
Sabato 23 bellissimo incontro alla Scuola Contubernio d'Albertis con insegnanti e genitori sulla salute dei "NOSTRI" bambini.  Qui sotto foto con il Preside Gianluigi Magaglio e la Mestra Manuela Montani Capasso.Ho illustrato anche la Manovra antisoffocamento ma abbiamo parlato a tutto tondo di educazione, genitorialità, stili di vita, situazione sociale e come è importante riappropriarci della nostra vita e recuperare valori dimenticati dietro alla spinta del consumismo, per il bene dei nostri figli ..e per noi stessi.
Alcune parole chiave sono: AUTOMUOTUOAIUTO, FARE E NON DELEGARE, INSIEME CONTRO LA DROGA PIU' DIFFUSA E DANNOSA:LA PUBBLICITA' che porta avanti cattivi stili di vita e dipendenze (vedi alcol e gioco d'azzardo). Ci rivedremo su temi, per rispondere a domande di genitori e insegnanti e per fare lezioni di PRIMO SOCCORSO ai bambini della scuola materna e delle elementari. Si avete capito bene: scuola materna..perchè i bambini a 4-5 anni sono più ricettivi e sensibili di molti adulti e di molti gestori della salute pubblica.





Faringotonsillite streptococcica: quando il reinserimento in comunità

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Faringotonsillite streptococcica: quando il reinserimento in comunità?
Scarlattina e mal di gola: quando non si è più contagiosi?
In questo periodo oltre a influenza e sindromi influenzali di vario tipo, anche con manifestazioni gastrointestinali, ci sono tanti casi di Faringotonsillite da streptococco e di scarlattina e di varicella.
Una delle domande più frequenti è quanto deve durare l’isolamento.
Studi recenti confermano cose già note da tempo: dopo 1 (UNA ) SINGOLA DOSE DI ANTIBIOTICO NON SI E’ PIU’ CONTAGIOSI. Le attuali linee guida americane (Accademia Americana di Pediatria, AAP, e i Center for Disease Control) suggeriscono il rientro dopo 24 ore. Ma lo streptococco non si trova più in gola facendo un tampone faringeo il mattino successivo alla somministrazione nel tardo pomeriggio (entro le 17) di una dose di antibiotico…che va poi proseguito per 10 giorni.
Il lavoro  ha analizzato 111 bambini affetti da faringo­ tonsillite streptococcica (positività del tampone faringeo al test rapido o all’analisi colturale) e dimostra come un’unica dose di amoxicillina (50 mg/kg), anche se somministrata nel tardo pomeriggio (entro le 17), comporti la negativizzazione del tampone faringeo già il mattino successivo in oltre il 90% dei pazienti*.


 *Schwartz RH, Kim D, Martin M, Pichichero ME. A Re-appraisal of the Minimum Duration of Antibiotic Treatment Before Approval of Return to School for Children with Streptococcal Pharyngitis. Pediatr Infect Dis J 2015.
Tipiche petecchie sul palato da tonsillite da streptococco







Una Vecchietta va a Fare La Spesa Ma viene Insultata - Ecologia

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PRIMA DI METTERE IN MOTO LA LINGA ACCENDI IL CERVELLO :-) 

Una Vecchietta va a Fare La Spesa Ma viene Insultata Perchè Non Rispetta L’ambiente. 

Una vecchietta va a fare la spesa e chiede alla cassiera un sacchetto di plastica per conservare i suoi acquisti. La cassiera non perde occasione per rimproverare la nonnina dicendole:“La sua generazione non comprende il movimento ecologista. Noi giovani stiamo pagando per la vecchia generazione che ha sprecato tutte le risorse! ”

La vecchietta ribatte dicendo:“Mi spiace signorina se al mio tempo non c’era nessun movimento ecologista” La cassiera non contenta rivolgendosi alla vecchia signora aggiunge: “Sono persone come lei che hanno rovinato tutte le risorse. Proprio perchè voi non facevate nulla per proteggere l’ambiente.”
Fu in quel momento che la vecchietta sbottò facendo notare alla irriverente cassiera che era proprio alla sua epoca che non si parlava di movimento ecologista ma si agiva per il bene dell’ambiente. La vecchietta cominciò dicendo: “quando ero giovane le bottiglie di vetro si riciclavano veramente senza essere molto creativi, noi riportavamo le bottiglie di vetro in negozio. Da lì poi venivano rimandate in fabbrica per essere lavate, sterilizzate e utilizzate nuovamente. La carta e i sacchetti di carta si usavano più volte e quando erano ormai inutilizzabili si usavano per accendere il fuoco per cucinare o riscaldarsi. Non esisteva l’umido perchè serviva per sfamare gli animali
Ma lei ha ragione: Noi non conoscevamo il movimento ecologista.
Ma le dico di più: “Ai miei tempi non esistevano ascensori e scale mobili, si salivano le scale a piedi. E per andare a comprare il pane non prendevo l’automobile, ma facevo due passi a piedi. Lavoravamo la terra e non usavamo tagliaerba elettrici o trattori a benzina. Lavoravamo fisicamente! E non avevamo il bisogno che ha lei di andare in palestra per correre su un tapis roulant che spreca elettricità.Ma sa, è proprio vero, Noi non avevamo idea che potevano inventarsi un movimento ambientalista.
Lei non ci crederà signorina, ma non non sapevamo neanche cosa fossero assorbenti e pannolini usa e getta: per noi esistevano dei pezzi di stoffa che venivano continuamente lavati a mano. E per asciugarli non usavamo le asciugatrici ma mettevamo una corda alla finestra dove si mettevano ad asciugare.
Gli uomini per farsi la barba rimpiazzavamo le lame di un rasoio e non cambiavano un rasoio al primo uso.
Ma, è vero, noi non conoscevamo il movimento ambientalista.
E se vuole continuo dicendole che in cucina, non disponevamo di robot magici che consumando quantità indefinite di elettricità le preparano la cena, noi ci mettevamo in cucina a preparare i pasti in modo semplice con le poche pentole che avevamo. Quando avevamo sete andavamo a bere alla fonte, riempivamo qualche bottiglia di vetro che era rimasta, non avevamo tazze e bottiglie di plastiva da usare e buttare.
E posso dirle che noi facevamo tutto ciò senza conoscere il suo movimento ambientalista.
E sa i miei figli andavano a scuola in bicicletta, non avevano una mamma che faceva il servizio taxi h24 per andarli a prendere e lasciare. La loro cartella serviva fin quando non si rompeva, i quaderni se non finivano servivano per l’anno seguente, le penne, le gomme e i colori erano un lusso che duravano fin quando non finivano. E non era come oggi che persone ecologiste come lei comprano un astuccio ogni inizio di anno scolastico al proprio figlio, che usano delle penne usa e getta, e che tutti gli accessori scolastici devono essere del personaggio dei cartoon alla moda e appena passa la moda si cambiano accessori per non rimanere indietro. Ma io purtroppo non conoscevo il movimento ecologista!
Le dico l’ultima e me ne vado cara la mia signorina: Vivevo in una casa dove esisteva solo una presa di corrente per stanza, ed ero fortunata a quel tempo. Ma lei non potrà mai capire come funzionava, perchè è abituata ad avere una serie di multiprese, ormai indispendabile per ricaricare cellulari, computer, videogiochi e tutti quegli accessori che io sconosco perchè sono vecchia. Allora non mi faccia inc***are con il suo movimento ecologista.
La verità è che al mio tempo non si conosceva ancora la pillola, sarebbe stata una benedizione per evitare di generare idioti come lei. Convinti di sapere tutto, di aver inventato tutto, che invece non hanno mai imparato una poesia a memoria, che non hanno mai preso un libro in mano se no per posarlo da un altro lato, che pensano che Beethoven, sia un grande cane, che Ugo Foscolo sia il nome di una via e che credono comunque di poter dare lezioni dall’alto della loro ignoranza!”
Ma la differenza è che io non conosco il movimento ambientalista… lei si! Ma probabilmente no ne conosce il vero significato!”
Se il messaggio di questa piccola vecchietta ti è piaciuto diffondilo come puoi ma evita di stamparlo.
Sai, non sono ecologista ma rispetto l’ambiente come faceva mia nonna!

Vitamina D e Vaccini

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Cari genitori
Oggi su Il Secolo XIX due mie risposte a quesiti di genitori. Purtroppo per un mancato controllo l'articolo sulla vaccinazione riporta alcuni errori che preciso (a breve pubblicherò un articolo sul tema "vaccini" sul neonato sito www.pimba.it (Pediatra Insieme a una Mamma e ai Bambini)
Dal 3 mese esiste un vaccino detto esavalente che contiene:
-tetano, difterite, polio, epatite B,pertosse e hemophilus influenza ( e non meningococco B e pneumococco
A PARTE esiste il vaccino antipneumococcina
A parte il vaccino antimeningococcico (che si fa in un momento diverso, dopo almeno 15 giorni da esavalente)
A parte il vaccino anti Rotavirus, trovate spiegazioni qui (clicca)



Meningite in Toscana

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QUALCHE PRECISAZIONE 

Nella vicina Toscana abbiamo in atto, dall’anno scorso,  una epidemia di meningite (circa 50 casi dall’inizio del 2015). 

per leggere l'articolo più esteso vai qui su su PIMBA  

Nel 2015: 31 casi da meningococco C - 5 da meningococco B - 1 da meningococco W
Nel 2016 già 10 casi da meningococco C
(Fonte Regione Toscana – Miistero della salute 1 gennaio -9 febbraio 2016).

- meningococco C: si fa dal 13 mese di vita (si può fare anche prima) e si raccomanda al 15 anno in quanto è una meningite frequente negli adolescenti (si può fare, su richiesta  il vaccino contro altri tipi di meningococco: A, C, W135 e Y , vaccino quadrivalente).
- Da poco è disponibile vaccino contro il meningococco B offerto in Liguria gratuitamente ai nati nel 2015 e in “copagamento” per i bambini di età superiori

VACCINO antimeningococco: DURATA ED EFFETTI
Il vaccino normalmente protegge per almeno cinque anni. Esiste una variabilità da soggetto a soggetto comunque. E’ efficace nel 97%.
In zone a rischio un richiamo è consigliabile nei bambini sugli 8 anni. Si può vaccinare in gravidanza.
Il vaccino è ben tollerato in qualche caso può venire febbre o dolore in sede di iniezione.
Ricordo che l'infezione meningococcica colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti.

LA MENINGITE E I BAMBINI
Molti genitori sono preoccupati per il possibile contagio di neonati o di bambini in età scolare. Ecco alcune delle risposte più significative degli esperti.
Fino a 13 mesi. I bambini vengono vaccinati contro il meningococco C dal 13° mese di vita. Per i bambini non ancora vaccinati, fino al 13° mese, il consiglio è di non metterli in contatto con persone non vaccinate.
Dopo i 13 mesi. Il consiglio è di vaccinare tutti i bambini. La malattia meningococcica è molto grave. La sepsi è mortale nel 20% dei casi, pertanto vaccinarsi è sicuramente molto importante. La vaccinazione invece a pagamento con ticket per il B eccetto che per i neonati dal 2015. È, comunque, «più urgente proteggersi contro il meningococco C, che è il ceppo più diffuso».

Perché colpisce gli adulti: perché bambini, adolescenti e anche giovani adulti - sono stati protetti. Il batterio, quindi, tende a spostarsi verso nuovi soggetti.
Vaccinare In età adulta? : vaccino è efficace fino a 65 anni ma non c'è nessun motivo per ritenere che se funziona a 65 anni non dovrebbe funzionare più a 70 e oltre.

TRASMISSIONE DELLA MALATTIA
Il batterio della meningite si trasmette unicamente tramite gocce di saliva nel parlare a distanza molto ravvicinata (50-70 centimetri) e per lungo tempo. Sugli oggetti non sopravvive,
Sono inutili quarantene in zone più colpite dal contagio o tamponi faringei per individuare in modo preventivo eventuali portatori sani .












MIO FIGLIO VOMITA

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MIO FIGLIO VOMITA
Da ieri tanti bambini vomitano ripetutamente. Ad alcuni è già venuta la febbre e nei prossimi giorni verrà la diarrea (vedete qui cosa fare): http://ferrandoalberto.blogspot.it/2015/11/vomito-e-diarrea-che-fare-e-cosa-non.html
Cosa fare se vomita 
Se vomita non dare da bere per mezz’ora (anche 1 ora)  almeno dall’ultimo vomito 
poi dare da bere poco per volta (inutile dare antivomito e poi dare un bicchierone di liquidi che vomiterebbe subito).
Cosa vuol dire poco per volta? All'inizio mezzo cucchiaino ogni 5 minuti, se non vomita 1 cucchiaio ogni 2-3 minuti. POCO POCO per volta perché rischia di vomitare di nuovo se assume troppi liquidi insieme. A volte basta che dia una "golata" per fare ricomparire il vomito.
QUALI LIQUIDI? Acqua o acqua zuccherata fredda , anche gassata nei bambini grandi
Proibita la metoclopramide sotto i 14 anni di età ma anche altri farmaci (come il domperidone) sono stati segnalati per effetti collaterali dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). 
NON forzate a mangiare, anzi trattenete se volesse mangiare


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